Su ilsole24ore.com, il giornalista Nicola Desiderio dedica un ampio articolo alla nuova Seat Ibiza Tgi a metano illustrandone bene le caratteristiche. Di seguito un estratto dell’articolo che trovate qui.
La Seat Ibiza è ora anche a metano e, come anticipato al lancio della quinta generazione lo scorso anno, aggiunge la versione TGI con motore mille 3 cilindri da 90 cv in alternativa ai benzina e ai diesel con potenze da 75 a 115 cv. La Ibiza è la terza TGI di Seat dopo la Mii e la Leon in attesa della quarta che sarà la Ateca per la fine di quest’anno durante il quale assisteremo alll’arrivo di numerosi modelli alimentati a metano, molti dei quali provenienti proprio dal gruppo Volkswagen.
I tecnici spagnoli e tedeschi non si sono limitati a mettere un serbatoio e un’altra serie di iniettori al 3 cilindri. La distribuzione infatti ha un diagramma diverso, sono state rinforzate le sedi valvole e nuovi sono anche i pistoni e il turbocompressore: i primi sono rivestiti in nickel-cromo e dotati di segmenti specifici, il secondo ha una girante più leggera per migliorare la risposta. Il serbatoio per il metano è in acciaio ad alta resistenza, contiene 13 kg di gas ed è posizionato sotto il piano di carico con due effetti collaterali: la capacità del bagagliaio scende da 355 a 262 litri e non c’è più la possibilità di avere ruota o ruotino di scorta. Rimane identico il serbatoio da 40 litri per la benzina mentre il bocchettone per il gas è accanto a quello per il combustibile liquido, dietro allo stesso sportellino. La casa dichiara un’autonomia complessiva di 1.155 km dei quali 400 a metano considerando che con quest’ultimo dichiara un consumo di 4,9 m3/100 km pari a 3,5 kg/100 km.
Ma il vantaggio c’è se si va a gas naturale, che costa meno di un euro al kg e per il quale l’Italia ha la rete di distribuzione di gran lunga più grande d’Europa con 1.236 stazioni contro le 889 delle Germania, le 173 dell’Olanda e le sole 70 della Francia o le 56 della Spagna. I vantaggi sono anche per l’ambiente: le emissioni di CO2 scendono a 88 g/km (-17%), dell’85% gli ossidi d’azoto e si annulla il particolato. Il sistema gestisce il passaggio metano-benzina in modo completamente automatico preferendo il combustibile liquido solo all’avviamento con temperatura ambientale inferiore a 10 gradi.